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Anticolinergici sotto accusa: aumentano i rischi di demenza senile

I farmaci anticolinergici, comunemente utilizzati e venduti come farmaci da banco per curare differenti tipi di patologie, come depressione, incontinenza urinaria, allergie stagionali, sono stati ultimamente messi sotto accusa dalla comunità scientifica.
Diverse ricerche hanno infatti dimostrato un’associazione tra questa classe di farmaci e un aumentato rischio di deterioramento cognitivo e demenza nelle persone anziane. anticolinergici demenza

In particolare, uno studio pubblicato su “JAMA Neurology” ha fatto luce sul meccanismo alla base di questo legame. demenza senile farmaci
I ricercatori hanno analizzato le immagini cerebrali e le prestazioni cognitive di un gruppo di soggetti anziani cognitivamente sani, alcuni dei quali in terapia con farmaci ad azione anticolinergica. cause demenza

I risultati hanno mostrato che coloro che assumono questo tipo di farmaco ottengono punteggi medi più bassi nei test di memoria a breve termine e nei test che valutano le funzioni esecutive (ovvero le capacità di organizzare e pianificare le azioni, di spostare l’attenzione, individuare le strategie più adatte e inibire risposte non adeguate) . anticolinergici effetti collaterali
Inoltre, le immagini cerebrali ottenute con la PET ( tomografia ad emissione di positroni ) hanno evidenziato una riduzione dell’ attività cerebrale, con un minore metabolismo del glucosio e una riduzione dell’attività dell’ippocampo nelle persone che assumono regolarmente farmaci anticolinergici.

Proprio l’ippocampo, associato alla memoria, è l’area cerebrale maggiormente compromessa nelle Demenza di Alzheimer.
Anche l’analisi delle immagini da RMN (Risonanza Megnetica) hanno mostrato notevoli alterazioni, con una riduzione del volume corticale globale e ventricoli più grandi nelle persone che assumono anticolinergici.

Questo studio, in linea con ricerche precedenti, ci fornisce una migliore comprensione degli effetti di questi farmaci a livello cerebrale, e richiama nuovamente l’attenzione alla necessità di evitarne ove possibile, l’utiluzzo.