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Co-Housing: il Futuro dell’Assistenza per Anziani

Spesso sentire parlare di case di riposo o di strutture per anziani può generare ansia. La buona notizia è che c’è un’alternativa nel campo dell’assistenza a lungo termine, conosciuta come Co-Housing per anziani, ovvero case condivise, dove è possibile una co-abitazione solidale. Queste co-housing per anziani sono un ambiente sostenibile alternativo al modello esistente delle case di riposo. Ci vorrà ancora un po’ di tempo prima che questo fenomeno compaia concretamente nel nostro vicinato, tuttavia quello delle case condivise è un fenomeno recentemente in diffusione in molti paesi.

Nascita del Co-Housing

Il modello del co-housing per anziani è stato adottato inizialmente in Danimarca e poi in America nel 1988. Al principio concepito come un casa comune multigenerazionale, sono state adottate poi regole e adibite strutture che permettevano loro di vivere e supportarsi a vicenda, creando una vera istituzione.
Il modello tipico del co-housing consiste nel riunire i membri che vi abitano nel lavorare insieme e condividere faccende come cucinare, mangiare, pulire. Parallelamente sono previste anche attività di piacere e sociali. I membri della comunità del co-housing condividono processi decisionali non gerarchici.

I Vantaggi del Co-Housing

I vantaggi sono decisamente molti. Quelli più ovvi sono le dinamiche sociali della vita in comunità. I residenti sono incoraggiati e spronati a fare la loro parte, per questo è molto difficile che si rimanga soli o isolati. Altri sono le agevolazioni fiscali. La possibilità di dividere le spese rende tutto il più economico. Il servizio di assistenza potrebbe variare, ma generalmente viene rispettato un alto livello di cura, anche se non viene richiesto un servizio 24h.

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Co-housing

Appartenenza Sociale

Alcuni studi suggeriscono che le persone mantengono un livello di salute più forte e un grado di indipendenza maggiore se hanno legami sociali più solidi. In questo caso, il co-housing rispecchia perfettamente questa prescrizione, considerato che i membri del progetto delle case comuni sono tenuti a contribuire e rispettare dei compiti. Ma soprattutto sono tenuti ad aiutarsi e sostenersi l’un l’altro. Questo permette ai membri di trascorrere l’anzianità in un posto confortevole per più tempo possibile, fattore che permette di ridurre i problemi finanziari, psicosociali e di salute dell’individuo.
Favorendo il coinvolgimento per la comunità, il co-housing promuove inoltre un invecchiamento attivo e un’inclusione sociale delle persone anziane, specialmente per chi dopo il ritiro rischia di perdere il proprio senso di appartenenza e tende ad andare incontro a depressione. Questo inoltre, grazie all’appoggio del settore privato e delle organizzazioni non profit, rappresenta un mezzo per rafforzare i progetti di sostenibilità.