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È in corso un’epidemia di scarlattina, con un aumento netto dei casi riscontrati in tutta Italia.

Cos’è la scarlattina?

La scarlattina è una malattia infettiva causata da un batterio di nome streptococco di gruppo A che si trova nella gola e sulla pelle.

Se il vostro bambino ha la scarlattina non dovreste mandarlo a scuola fino almeno a 2-3 giorni dopo l’inizio della terapia antibiotica.

Quali sono i sintomi di scarlattina?

I primi segni di scarlattina sono mal di gole, emicrania e febbre (38°C o anche più alta); successivamente, entro 2 o 3 giorni, compare un eritema cutaneo rosaceo/rosso che compare prima su torace e tronco e successivamente si sparge coinvolgendo più frequentemente collo e orecchie. La cute coinvolta dall’eritema risulta simile alla “carta vetrata” al tatto.

Altri segni della scarlattina sono lingua gonfia ed edematosa con una patina bianca, guance rosse, linfadoadenopatia cervicale (linfonodi del collo “gonfi”), spossatezza, spelatura della cute alla punta delle dita, nausea, vomito e febbre.

La scarlattina si trasmette per via aerea e per via cutanea.

Come si trasmette?

La scarlattina é altamente contagiosa e si trasmette per via aerea (respirando microgocce contenenti il batterio derivate dalla tosse o da uno starnuto di una persona infettata) e per via cutanea, quindi attraverso la condivisione di tovaglioli, vestiti, asciugamani e biancheria da letto di persone affette.

Chi è a rischio di contagio?

La scarlattina è particolarmente contagiosa ed i bambini di età inferiore ai 10 anni sono più a rischio di conmtagio anche se la malattia può trasmettersi anche agli adulti.

Il periodo più rischioso è tra inverno e primavera.

Possibili complicanze:

L’infezione veniva considerata rischiosa fino a qualche tempo fa, ma da quando si è diffuso l’utilizzo degli antibiotici, è diventata meno frequente e si tratta abbastanza facilmente.

Tuttavia vi sono alcuni casi in cui insorgono complicanze tra cui otite, ascessi faringei, polmonite, sinusite, meningite, alterazioni a carico di ossa e articolazioni, danni epatici e renali e febbre reumatoide acuta che può portare a danni cardiaci.

Come proteggersi:

Le regole fondamentali sono:

  • lavarsi le mani spesso
  • non condividere posate o bicchieri
  • lavare o gettare subito fazzoletti o tovaglioli
  • Evitare di inspirare se si è vicini ad una persona affetta che starnustisce
  • contattare il medico se si ha il sospetto di scarlattina, così che possa essere iniziata tempestivamente la terapia antibiotica

Cosa si può fare per affrontarla?

Oltre a somministrare gli antibiotici prescritti dal pediatra, ci sono alcune manovre che si possono mettere in pratica per ridurre i disagi per chi ha in corso un’infezione da scarlattina e questi sono particolarmente utili ed importanti per i bambini.

Assicuratevi che il vostro bambino beva a sufficienza, soprattutto se non ha appetito e che si riposi a letto, senza coprirlo eccessivamente.

Si può somministrare del paracetamolo (secondo prescrizione) per mantenere bassa la temperatura. Una volta iniziata la terapia antibiotica la temperature tende in qualsiasi caso a scendere entro 24 ore circa ed i restanti sintomi regrediscono entro una settimana circa.