Project Description

L’ aborto , quel trauma da sempre sottovalutato

La perdita precoce di una gravidanza può essere un’esperienza di grande isolamento. Si tratta di un avvenimento incredibilmente comune a cui tuttavia in passato non sono state dedicate molte ricerche. E’ un qualcosa che viene nascosto sotto il tappeto, forse perché le persone tendono a non condividere la notizia di una gravidanza prima delle 12 settimane, quindi spesso non confidano ad altri una perdita in questa fase.

“Questo le priva del sostegno sociale e del tempo / spazio per soffrire”, spiega in un’intervista la Dott.ssa Jessica Farren del Tommy’s National Centre for Miscarriage Research di Londra, responsabile di uno studio che ha coinvolto più di 800 donne.

La gestione clinica dell’aborto

“La gestione clinica è spesso superficiale,” aggiunge la ricercatrice. “Non vi è alcun follow-up di routine per controllare il benessere emotivo delle pazienti, a differenza di una perdita tardiva o di una gravidanza sana.”

La Dr.ssa Farren ha sottolineato che “la maggior parte dei medici non sono addestrati a valutare e trattare il disturbo post traumatico da stress, e anche se lo fossero, aggiunge, non viene quasi mai consigliato il trattamento appropriato”.

L’importanza dell’aspetto psicologico 

Lo studio in questione offre un importante spunto per riflettere sule esigenze psicologiche delle pazienti a seguito della perdita di una gravidanza, “un argomento che sicuramente riceve meno attenzioni rispetto ad altri problemi di salute”, afferma Jeffrey M. Rothenberg, presidente e direttore esecutivo della formazione medica al St. Vincent college of Health Professionals, a Indianapolis.

In una recente intervista egli ha infatti dichiarato: “In ambiente medico, è lapalissiano come si tenda spesso a fare meglio per la parte scientifica, mentre gli aspetti psico-sociali e umanistici vengano spesso trascurati”.

“Preferirei di gran lunga avere un tirocinante capace di mettere le mani sulla spalla di qualcuno e piangere con lui per una perdita, piuttosto che qualcuno che sappia elencare a memoria le diagnosi che hanno portato alla perdita”.

I medici ed il personale infermieristico dovrebbero essere particolarmente sensibili alla tendenza comune delle donne di incolpare se stesse per la perdita di una gravidanza e considerare che, pur sapendo che l’aborto spontaneo è avvenimento molto comune, può essere una tra le peggiori esperienze che una donna può vivere.

Il trauma dell’ aborto per il partner

Altro elemento comunemente trascurato è l’effetto che l’avvenimento può avere sul coniuge o sul partner.

“L’aborto può essere altrettanto traumatico per l’uomo, e assistito a casi in cui l’uomo ha sofferto la perdita ancor più della donna,  è importante quindi capire che v’è un uomo là fuori, e che può anch’egli restarne profondamente ferito” sottolinea il dottor Rothenberg, “la morte di un bambino è una delle cose più traumatiche che una persona può vivere, quindi penso che la maggior parte dei medici non sarebbero sorpresi da questi risultati”.

Aborto e EMDR

Uno dei metodi indicati per il superamento del trauma dovuto ad un aborto è l’EMDR. La “Desensibilizzazione e Rielaborazione Attraverso i Movimenti Oculari” (Eye Movement Desensitization and Reprocessing):un metodo terapeutico la cui efficacia è stata ampiamente dimostrata nella risoluzione adattiva di tutti i tipi di trauma, in particolar modo nel caso della perdita di una gravidanza.

Per richiedere l’aiuto di uno psicologo per superare il trauma dell’aborto leggi oltre: https://www.medelit.com/it/psicologo-a-domicilio/emdr/

Fonte : EMDR Research in Europe