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Asma e Allergie: interazione tra Fattori Materni e Microbiota Infantile

Una nuova ricerca dimostra che il rischio di respiro sibilante nell’infanzia, sintomo di Asma e Allergie, è notevolmente ridotto quando i bambini raccolgono i giusti germi nel loro microbioma all’inizio della vita. Si tratta di microbi che vivono su tutto il corpo – sulla pelle, nella bocca, nel naso e in particolare nel tratto digestivo. Prima di provare disgusto, occorre considerare che molti di questi microrganismi sono essenziali per la vita quanto le cellule stesse. Questi microbi sono in circolazione da prima che esistessero gli umani e i nostri corpi si sono evoluti per adattarsi alla loro presenza.

L’Asma tra fattori genetici e ambientali

Le attuali conoscenze sulla comparsa e sulla persistenza dell’asma indicano che alla base vi è un’interazione tra predisposizione genetica e ambiente. Le interazioni più importanti si hanno probabilmente nelle prime fasi della vita e anche nell’utero.
Oltre che a una predisposizione genetica, nello sviluppo dell’asma possono essere implicati molti fattori ambientali, sia biologici sia sociologici. I dati a favore del ruolo dei fattori di rischio ambientali per lo sviluppo di asma includono:

L’Asma tra fattori materni e microbiota infantile

I microbi stabiliti nei primi mesi di vita di un bambino dalla madre sono importanti. Il tipo di comunità che si sviluppa nell’intestino e nella pelle di un bambino colpisce non solo l’asma, ma l’intero sistema immunitario. Sebbene sia una tematica ancora oggetto di studio, le prove che indicano che abbiamo bisogno di una maggiore esposizione alla diversità microbica nelle prime fasi della vita stanno crescendo. Ad esempio, essere abituati sin da bambini a convivere con animali domestici potrebbe ridurre il rischio di future allergie.

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La Ricerca 

I ricercatori, membri del Wayne County Health, Environment, Allergy and Asthma Longitudinal Study (WHEALS), hanno esaminato campioni fecali prelevati da neonati da 1 a 6 mesi. Esaminando i batteri del microbiota di questi bambini hanno cercato di predire chi avrebbe avuto più possibilità di sviluppare l’asma 10 anni dopo. La diversificazione batterica intestinale durante l’infanzia era più lenta nei bambini di 10 anni con asma allergico e le comunità di intestini immaturi a 6 mesi aumentavano le probabilità che un bambino avrebbe avuto l’asma allergico a 10 anni.
In effetti, è stato evidenziato come le probabilità che un bambino di 10 anni soffrirà di asma allergico sono più elevate se nato da un taglio cesareo di emergenza, non è cresciuto con animali domestici e ha una comunità batterica intestinale immatura.

I Risultati

In generale, i ragazzi hanno maggiori probabilità rispetto alle ragazze di avere l’asma in giovane età; tuttavia, i ragazzi spesso riescono a liberarsene, mentre le ragazze hanno meno probabilità di farlo. Nella WHEALS suddivisione, una comunità batterica più matura a 1 mese e una comunità batterica più immatura a 6 mesi sono state associate all’asma allergico sia nei ragazzi che nelle ragazze. Tuttavia, l’aumento dell’asma allergico a 10 anni correlato a questa traiettoria al ribasso della diversità ha avuto maggiori probabilità di colpire le ragazze rispetto ai ragazzi. I ricercatori non ne hanno chiare le motivazioni. Varie ipotesi includono la differenza nella dimensione polmonare nei ragazzi e nelle ragazze alla nascita e la differenza nella struttura della placenta. “I ragazzi e le ragazze potrebbero essere diversi molto prima di quanto pensiamo”, hanno spiegato.

La Prevenzione dell’Asma può Iniziare nel Grembo Materno

Come abbiamo già visto, l’interazione che alla base dello sviluppo dell’asma, tra predisposizione genetica e fattori ambientali, inizia già nel grembo materno. Per i bambini, soprattutto quelli più predisposti (per esempio, perché figli di genitori allergici), esiste quindi una “finestra di opportunità” di prevenzione dell’asma già durante la gravidanza e nelle prime fasi di vita. Anche se gli studi sui possibili interventi sono limitati, esistono buone strategie di prevenzione, quali:

  • Allontanamento degli allergeni;
  • Evitare l’esposizione ambientale al fumo di tabacco durante la gravidanza e nel primo anno di vita;
  • Preferire il parto naturale quando possibile;
  • Consigliare l’allattamento al seno per i suoi benefici sulla salute in generale;
  • Quando possibile, evitare l’uso di paracetamolo e antibiotici ad ampio spettro nel primo anno di vita.