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Come Individuare i segnali di Stress Psicologico associato allo Smart Working

In tutto il mondo, le misure di distanziamento sociale e le preoccupazioni per la continua diffusione del nuovo coronavirus hanno costretto molte aziende a chiedere alla maggior parte dei loro dipendenti di lavorare da casa.

Nonostante i governi dei diversi paesi stiano ultimamente cominciando ad allentare le restrizioni e le misure di blocco, sembra che l’organizzazione per lo smart working possa essere un assetto da continuare a mantenere.

Essendo le comunicazioni faccia a faccia quindi diventate più rare come conseguenza alla pandemia, come possiamo allora capire se un collega sta vivendo uno stato di ansia o malessere psicologico quando tutte le nostre interazioni provengono da dietro uno schermo o una tastiera del computer?

E’ in genere difficile individuare i segnali di disagio mentale in un’altra persona in contesti ordinari, e il fatto che le relazioni lavorative si svolgano solo attraverso uno schermo può renderlo ancora più impegnativo.

Come possono i datori di lavoro supportare i propri dipendenti nel mantenimento del loro benessere mentale mentre lavorano da remoto?

Attenzione alla comunicazione non verbale

Gli specialisti sottolineano che coloro che manifestano segnali di sbilanciamento di equilibrio mentale, come la depressione, possono mostrare cambiamenti nel linguaggio del corpo e nelle loro abitudini quotidiane.

Tuttavia, le modalità di apparizione di questi mutamenti può variare a seconda di ogni soggetto e dipende da personalità e caratteristiche individuali, dunque i segnali di stress psicologico associato allo smart working possono variare ed essere di difficile percezione all’occhio non clinico.

È importante capire che tutti hanno il proprio senso della “normalità”, e identificare che il comportamento di qualcuno risulti fuori dalla (loro) normalità dipende solitamente da quanto bene li si conosce.

Detto questo, non importa quanto si conosce qualcuno, il linguaggio del corpo ed il tono della voce sono potenti forme di comunicazione non verbale. Essi sono segnali importanti a cui prestare attenzione se si ritiene che un collega stia manifestando sintomi di alterata salute mentale.

stress psicologico associato allo smart working

Ma quando non si condivide più uno spazio fisico con una persona, come possiamo accorgerci di questi segnali rivelatori?

In primo luogo, ricordiamo che molte delle possibilità di osservazione che abbiamo di persona si possono traslare nei rapporti online – durante una videochiamata, abbiamo ancora la possibilità di notare il linguaggio del corpo del nostro interlocutore e il suo aspetto, ma anche senza video, possiamo percepire il tono della voce e ascoltare i termini che vengono utilizzati.

Oltre al contatto telefonico, si possono osservare eventuali cambiamenti nello stile di messaggistica e nella comunicazione via email di una persona e notare se il soggetto è diventato improvvisamente meno comunicativo online. stress psicologico associato allo smart working

Sono indispensabili continue verifiche

Il passo più importante per assicurarsi che un collega che lavora da remoto stia bene è, semplicemente, cercare di programmare chiamate o videochiamate regolari.

E’ importante stabilire un contatto visivo, sebbene attraverso lo schermo di un computer, e attivare un ascolto attento con il nostro interlocutore.

Una vere e propria conversazione può fungere da cartina tornasole rispetto a brevi comunicazioni.

Se qualcuno ci appare o sembra vulnerabile, potrebbe non aprirsi spontanemente, quindi potremmo scegliere di chiedere come stanno veramente e ricordare loro che se si sentono in difficoltà, non devono affrontare la situazione da soli.

Gli esperti nel supporto psicologico in ambito aziendale suggeriscono inoltre di prevedere all’inizio delle riunioni del team, uno spazio di tempo per fare un check con tutti i colleghi in modo da farli sentire ascoltati e supportati.

Infatti propone di chiedere ai compagni di squadra di esprimere in poche parole, senza giudizio il loro stato d’animo, o condividere il modo in cui scelgono di trovare il tempo per il loro benessere durante la settimana.

Esprimere come ci si sente in uno spazio sicuro e di supporto e portare consapevolezza su come coltivare il proprio benessere sono passaggi importanti per costruire il nostro senso di autocoscienza, oltre a connetterci con coloro che ci circondano.

Chi è alla dirigenza non dovrebbe inoltre dimenticare i dipendenti che sono attualmente in aspettativa o coloro che hanno preso un congedo per malattia.

I controlli regolari sono importanti per aiutare a monitorare il benessere dei membri del team e questo include quelli attualmente assenti o in malattia.

Riguardo la salvaguardia del benessere mentale dei propri dipendenti, i datori di lavoro devono tenere presente tre punti fondamentali:

prevenzione, che significa applicare azioni e strategie che aiutano il team a stare bene

interazione, che significa poter contare sulla predisposizione del proprio dipendente a parlare apertamente della propria condizione di disagio.

protezione, che significa “seguire politiche e procedure atte alla protezione e salvaguardia di coloro che manifestano sintomi di malessere.

“Non sei solo”

Cosa direbbe a qualcuno che sta manifestando problemi di salute mentale derivati o acuiti dal lavoro a distanza reso necessario della pandemia? E’ importante capire  tenere presente l’importanza di cercare aiuto e di praticare self-compassion.

Chiunque provi angoscia in questo momento dovrebbe essere compassionevole e gentile con se stesso, riconoscendo che ognuno di noi sta navigando nel mare su navi diverse e sta imparando a diventare capitano in acque tempestose.

Gli aiuto ci sono e molti servizi di supporto professionale continuano via telefono o online. Una consulenza telefonica o in video con lo psicologo può essere un utilissimo primo passo. A tal punto che tante aziende che ne hanno compreso l’importanza hanno attivato questo supporto per tutti i loro dipendenti, per aiutarli a superare questo momento di difficoltà.

Il consiglio è in qualsiasi caso che chiunque abbia problemi di salute mentale inizi con il parlare in questo momento con amici o familiari di cui si fidano, e a contattare le figure pertinenti sul posto di lavoro, utilizzando le risorse di salute mentale rese disponibili.

Parlare è uno degli strumenti più potenti da utilizzare per gestire la propria salute mentale e condividere il proprio stato d’animo con qualcuno di cui ci si fidi, e può rivelare soluzioni che potrebbero non essere state prese in considerazione da chi è in difficoltà.

In un contesto lavorativo, il suggerimento è quello di parlare con un manager, il team delle risorse umane o un collega di fiducia in modo che possano negoziare eventuali adeguamenti necessari al proprio lavoro.

In caso di bisogno, ci sono strutture come Medelit che mettono a disposizione l’ assistenza immediata per la salute mentale e che stanno mettendo a disposizione servizi come il supporto psicologico in video consulenza, con programmi dedicati ed accessibili per chiunque (privatamente o direttamente tramite l’azienda), abbia bisogno di supporto in questo momento difficile.