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Tratti Psicopatologici di chi Rifiuta il Distanziamento Sociale nella Pandemia da Coronavirus
In questo periodo particolare di pandemia da Coronavirus ci siamo più che mai confrontati con misure di prevenzione, igieniche e di buon senso, atte a ridurre i contagi.
Abbiamo quindi potuto riscontrare come le restrizioni non siano state accettate da tutti allo stesso modo e come abbiano avuto conseguenze sulla nostra salute mentale.
Quel che più stupisce, però, è il fatto che la nostra diversa personalità sembra essere il fattore di predisponibilità nell’essere più o meno adattabili/riluttanti verso le disposizioni imposte.
Questo è proprio quanto emerge da una nuova ricerca, che muove dalla tesi per cui alcuni tratti psicopatologici antagonisti della personalità sarebbero associati al rifiuto del distanziamento sociale durante la pandemia da coronavirus. Lo studio è attualmente disponibile sul sito web di preprint di PsyArXiv in attesa di pubblicazione sulla rivista Social Psychology and Personality Science.
La Ricerca sui Tratti Psicopatologici
Il filo conduttore della ricerca è la teoria psicologica per cui i tratti della cosiddetta Triade Oscura – Narcisismo, Machiavellismo e Psicopatia – sono collegati a comportamenti di rischio per la salute.
Muovendosi da questo principio, l’autore dello studio Pavel S. Blagov, si aspettava di notare come questi tratti fossero ugualmente implicati nei comportamenti di salute durante la pandemia.
Dai rapporti sui media all’inizio della pandemia COVID-19, infatti, era chiaro che alcune persone provavano rifiuto verso il distanziamento sociale e l’impegno in una maggiore igiene.
Le cause possono essere molteplici ma, secondo lo studioso, la personalità può sicuramente svolgere un ruolo in tutto ciò. ”La mia esperienza di psicologo mi ha convinto che l’importanza della psicologia e del comportamento nella prevenzione e nella gestione di una vasta gamma di problemi di salute è enorme ” ha detto Blagov. Ci sono anche ricerche precedenti che suggeriscono che le persone con i tratti della Triade Oscura possono consapevolmente e persino deliberatamente mettere a rischio la salute di altre persone, ad esempio attraverso comportamenti sessuali rischiosi e non dicendo al proprio partner di avere una MST (malattia sessualmente trasmissibile).
Il Sondaggio
All’inizio della pandemia e nei mesi successivi, ci sono state numerose segnalazioni di persone colte a tossire, sputare o addirittura leccare intenzionalmente le maniglie delle porte in pubblico, sia per intimidire gli altri, sia per ribellarsi alle nuove norme emergenti di igiene e distanziamento sociale.
Il ricercatore, perciò, ha condotto un sondaggio su 502 adulti statunitensi tra il 20 e il 23 marzo 2020 per capire se la Triade Oscura e i tratti legati alla psicopatia potessero aiutare a spiegare tale comportamento.
Il sondaggio online ha così chiesto ai partecipanti con quale frequenza hanno rispettato le raccomandazioni sanitarie sulla prevenzione della diffusione del nuovo coronavirus, se lo hanno pianificato, e come si comporterebbero se venissero infettati. L’indagine includeva anche diverse valutazioni della personalità.
I Dati
Dal sondaggio è poi emerso che la maggior parte dei partecipanti si è dichiarato conforme alle raccomandazioni sanitarie dei Centri per il controllo delle malattie e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, rivendicando il loro impegno nel distanziamento sociale e nell’igiene, progettando di continuare a impegnarsi in queste misure ed essere disposte a fare ciò che era necessario per proteggere la salute di persone care, conoscenti e estranei.
Tuttavia, alcuni partecipanti hanno riferito di non aver ascoltato le disposizioni e i consigli per la sicurezza, sostenendo la tesi dei tratti psicopatologici della personalità coinvolti nel rifiuto del distanziamento sociale.
I Risultati della ricerca sui Tratti Psicopatologici nel Rifiuto del Distanziamento Sociale
Blagov, ha evidenziato che livelli più bassi di gradevolezza e coscienziosità erano associati a una ridotta probabilità di approvare le raccomandazioni sanitarie relative al distanziamento sociale e all’igiene.
In altre parole, secondo quanto emerso, le persone che sono meno favorevoli/cooperative e le persone che sono meno responsabili/organizzate, hanno meno probabilità di impegnarsi in misure preventive.
Inoltre, le persone che hanno ottenuto punteggi più alti nei sottotratti psicopatici di meschinità e disinibizione tendono a mostrare meno interesse per le distanze sociali e l’igiene. La meschinità e la disinibizione sottintendono anche l’approvazione di comportamenti che mettono gli altri a rischio di infezione, come toccare o starnutire su superfici ad alto uso in pubblico. La disinibizione riflette quindi uno scarso controllo degli impulsi, mentre la meschinità descrive la mancanza di rispetto per gli altri.
Conclusioni
Come tutte le ricerche, anche questa include alcuni avvertimenti e ne elenca i limiti. Ad esempio l’uso di un campione non casuale e non probabilistico di soli adulti statunitensi; misure di tratto abbreviate; misure di comportamento sulla salute di nuova concezione e non ancora testate.
Sotto questo punto di vista i risultati non significano che la malattia virale sia diffusa solo da persone irresponsabili o sconsiderate, tuttavia è comunque riscontrabile una potenziale implicazione di questa ricerca: una minoranza di persone con particolari stili di personalità (nello spettro del narcisismo e della psicopatia) hanno un impatto sproporzionato sull’andamento della pandemia, non riuscendo a proteggere se stessi e gli altri.
La ricerca futura dovrebbe quindi esaminare il comportamento di salute reale (non auto-riferito) e testare altri modi per formulare consigli sulla salute pubblica, così da trovare messaggi che potrebbero funzionare per gli individui più antagonisti tra di noi. Infine, sarebbe importante studiare i meccanismi alla base dei collegamenti tratto-comportamento.
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