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Antidepressivi: Consumo in Aumento in tutto il Mondo

L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) ha recentemente esaminato l’uso di antidepressivi in 25 paesi e ha scoperto qualcosa di sorprendente.

In ogni singolo paese dell’OCSE preso in esame, l’uso di farmaci contro la depressione è risultato in aumento.antidepressant use

I dati della Ricerca

In Germania, l’uso di antidepressivi è aumentato del 46% in soli quattro anni. In Spagna e in Portogallo, è aumentato di circa il 20% durante lo stesso periodo. In Islanda circa una persona su dieci assume antidepressivi regolarmente – ma questa cifra potrebbe sottostimare il tasso effettivo di utilizzo, dal momento che il calcolo non è limitato ai soli adulti.

Gli Stati Uniti non sono stati inclusi nell’analisi dell’OCSE, ma se fosse stato, avrebbero sottratto all’ Islanda il primo posto: l’11% degli americani di età superiore ai 12 anni assume un antidepressivo .

E ‘difficile interpretare esattamente ciò che ci dicono questi dati.

Uso di antidepressivi = tasso di depressione?

L’uso di antidepressivi non coincide perfettamente con il tasso di depressione. La popolarità di antidepressivi in un determinato paese è il risultato di un complicato mix di tasso di depressione, ricchezza, copertura sanitaria, e disponibilità di trattamento.

Negli Stati Uniti, ad esempio, solo circa un terzo delle persone con depressione grave assume un antidepressivo. In Corea del Sud, dove l’uso di antidepressivi è il più basso tra i paesi analizzati, il tasso di suicidi è invece il più alto del mondo sviluppato. I coreani sono molto più propensi rispetto agli americani nel vedere la malattia mentale come una debolezza personale. Il che significa che molti non si informano nemmeno riguardo il possibile trattamento.

Secondo una ricerca sulla depressione nei paesi nordici, l’elevato uso di antidepressivi in Islanda è “il risultato della loro efficacia percepita dagli utenti, ma anche un effetto dell’ accesso limitato a trattamenti alternativi” come la psicoterapia, o l’EMDR ad esempio. Il crescente tasso di utilizzo di antidepressivi, però, non è legato ad una diminuzione del tasso di suicidi o di invalidità legate alla depressione.

Perchè i numeri salgono?

L’OCSE suggerisce due possibili ragioni dell’aumento del tasso di consumo di antidepressivi. In primo luogo il ciclo di trattamento dura più a lungo rispetto al passato. Secondo, gli antidepressivi sono ora prescritti non solo per depressione grave, ma anche per depressione lieve, ansia, fobia sociale, e altro ancora.

Le lunghe tempistiche dei trattamenti in realtà sono allineate con le linee guida internazionali dell’uso di antidepressivi. L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda che i pazienti protraggano l’assunzione di antidepressivi almeno nove – dodici mesi dopo che hanno recuperato un buono stato di salute.

Tra gli americani, il 60% delle persone che assumono antidepressivi sono in cura da almeno due anni; il 14% di loro ha assunto farmaci per 10 anni o più. Circostanza che sembra corrispondere alle linee guida del WHO, ma che nasconde una più grande, e difficile, problematica da risolvere.

Molti non eseguono sedute di controllo

Meno di un terzo degli americani che assume un antidepressivo ha effettivamente effettuato una visita di controllo con uno psichiatra nel corso dell’ultimo anno, suggerendo una falda cruciale in un sistema in cui il farmaco è ampiamente disponibile – spesso prescritto dal medico di base – ma lo stesso non si può dire del monitoraggio dello stato di salute dei pazienti.

Per il recupero di uno stato di benessere bio-psico-sociale è indispensabile non solo affidarsi al giusto Medico Specialista, ma anche monitorare lo status quo della persona evitando il fai da te, pericoloso ed inefficace, soprattutto quando si parla di salute mentale.

Fonte: OECD iLibrary