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Stress e Insonnia? I Prebiotici potrebbero Aiutarti
I prebiotici sono normalmente usati per ripristinare o mantenere la salute dell’intestino e dell’apparato digerente. Tuttavia, secondo gli esperti queste fibre alimentari particolari, note appunto come prebiotici, potrebbero esercitare altri importanti benefici sul nostro organismo e sulla nostra salute in generale. Infatti, secondo una nuova ricerca dell’Università del Colorado Boulder possono migliorare la qualità del sonno e aumentare la resistenza allo stress, portando a nuovi approcci per il trattamento dei problemi del sonno.
I prebiotici
La maggior parte delle persone ha familiarità con i probiotici, batteri amici presenti negli alimenti fermentati come yogurt e crauti. Più di recente, gli scienziati si sono interessati ai prebiotici, sostanze non digeribili presenti in modo naturale in alcuni alimenti le quali promuovono la crescita, nel colon, di una o più specie batteriche utili allo sviluppo della microflora probiotica, diminuendo la flora “nemica”. Sebbene non tutte le fibre siano prebiotiche, molti cibi fibrosi come porri, carciofi, cipolle, farina di frumento, banane, miele, germe di grano, aglio e fagioli ne sono ricchi. Nonostante le funzioni protettive per l’intestino, l’utilizzo di alimenti o integratori contenenti prebiotici è controindicato in caso di sindrome dell’intestino irritabile, di terapie radianti sul tratto gastrointestinale e di intolleranza al lattosio.

Prebiotici, Stress e Insonnia
L’uomo non può digerire i prebiotici ma possono servire come nutrimento per il microbioma intestinale, ossia l’insieme di trilioni di batteri che vivono nel nostro intestino o in altri organi del nostro organismo, e possono indirettamente avere effetti sul nostro cervello e sul nostro comportamento, attraverso una relazione simbiotica con il nostro corpo. Questa combinazione di fibre alimentari aiuta a promuovere la resistenza allo stress, a favorire un buon sonno e protegge il microbioma intestinale da interruzioni.
Lo Studio sui Prebiotici
Per lo studio, pubblicato nella rivista Scientific Reports, i ricercatori hanno eseguito esperimenti su ratti maschi adolescenti, fornendo loro cibo con e senza prebiotici, monitorando una serie di misure fisiologiche prima e dopo che i ratti fossero sottoposti a stress. Utilizzando una tecnologia chiamata spettrometria di massa per analizzare i campioni fecali dei ratti, i ricercatori hanno misurato i metaboliti o piccole molecole bioattive prodotte dai batteri mentre il cibo veniva scomposto.
Risultati prebiotici
È stato riscontrato che quelli che seguivano la dieta prebiotica trascorrevano più tempo in un sonno ristoratore non a movimento rapido degli occhi (NREM). Dopo lo stress, hanno anche trascorso più tempo nel sonno REM (movimento rapido degli occhi), che si ritiene sia fondamentale per il recupero dallo stress. Mentre i ratti che mangiavano cibo standard hanno visto un malsano appiattimento delle fluttuazioni naturali della temperatura del corpo, un calo della sana diversità del loro microbioma intestinale dopo lo stresse picchi di metaboliti potenzialmente dannosi per il sonno, quelli che seguono la dieta prebiotica non hanno visto tali effetti. Hanno scoperto che i ratti che seguivano la dieta prebiotica avevano un “metaboloma” o composizione dei metaboliti sostanzialmente diverso. Il loro era più alto in dozzine di essi, inclusi acidi grassi, zuccheri e steroidi che possono, attraverso le vie di segnalazione intestino-cerebrali, influenzare il comportamento. Anche il metaboloma dei ratti sembrava diverso dopo lo stress.
“I nostri risultati rivelano nuovi segnali che provengono da microbi intestinali che possono modulare la fisiologia dello stress e il sonno”, ha detto Fleshner direttore del laboratorio di fisiologia dello stress.

Il Cibo è un Sufficiente Apporto?
Sebbene la fibra alimentare prebiotica sia certamente salutare, non è chiaro se il solo caricamento di cibi ricchi di esso possa favorire il sonno. I ratti sono stati alimentati con dosi molto elevate di quattro prebiotici specifici, tra cui: galattooligosaccaridi, presenti nelle lenticchie e nei cavoli; polidestrosio (PDX) un additivo alimentare spesso usato come dolcificante; lattoferrina, che si trova nel latte materno; e proteine globulari dei grassi del latte, abbondanti nei latticini. “Probabilmente dovresti mangiare un sacco di lenticchie e cavoli per vedere qualsiasi effetto”, ha detto Thompson.
Alla Ricerca di un Sonnifero Migliore
Questi risultati potrebbero portare, forse, in futuro a nuove soluzioni e a nuove opzioni per quelle persone che soffrono di insonnia ma che non vogliono assumere narcotici: “Grazie a queste informazioni, potremmo essere in grado di sviluppare un approccio terapeutico mirato che aumenta le molecole che proteggono dallo stress e comprime quelle che sembrano disturbare il sonno”.
Gli integratori prebiotici abbondano già sugli scaffali dei negozi di alimenti naturali. Ma Fleshner ha detto che è troppo presto per dire se un integratore o un farmaco contenente tali composti sarebbe sicuro ed efficace per tutti. A seconda della composizione microbica, persone diverse potrebbero rispondere in modo diverso.
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