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I Videogiochi fanno Male…Oppure No?
Siamo abituati a pensare ai videogiochi come una perdita di tempo e molte volte ne vengono sottolineati gli effetti negativi come dipendenza, isolamento sociale, sedentarietà e violenza.
Sorprendentemente però, alcune ricerche recenti dimostrano che i videogiochi possano migliorare le abilità mentali di base e possano, ad esempio, aiutare i bambini a sviluppare capacità logiche, letterarie, pratiche e anche l’intelligenza sociale.
Vediamo di seguito tutti i benefici dei videogames per la mente.
I videogiochi fanno male? Ecco cosa ci dice la Ricerca
Un recente articolo pubblicato sul American Journal of Play riassume come la ricerca abbia trovato alcuni effetti positivi a lungo termine dei giochi elettronici sui processi mentali, come la percezione, l’attenzione, la memoria e il processo decisionale.
In particolare per quanto riguarda i videogiochi di azione, dove i giocatori devono muoversi velocemente, tenere a mente più dettagli e informazioni nello stesso momento e prendere decisioni in una frazione di secondo.
La ricerca ha preso in considerazione due strategie: correlazionale e sperimentale. Nello studio correlazionale, i giocatori abituali erano comparati, su alcuni test percettivi o cognitivi, con persone che non giocano ai videogiochi.
La scoperta sorprendente è che i giocatori superano i non giocatori in qualsiasi test venga utilizzato. Ma la prova migliore che il gioco migliora queste capacità viene dalla strategia sperimentale. In questo caso, tutti i partecipanti sono inizialmente non giocatori, e poi ad alcuni, ma non ad altri, viene chiesto di giocare a un particolare videogioco per un certo numero di ore al giorno, per un un certo numero di giorni.
In questi esperimenti, la scoperta tipica è che coloro che giocano al videogioco migliorano le misure delle abilità percettive e cognitive di base mentre quelli nel gruppo di controllo no.
Benefici dei Videogiochi sui Processi Visivi di Base
Gli esperti hanno evidenziato come i giochi elettronici abbiano benefici sul processo visivo. Ad esempio, 50 ore di gioco d’azione possono migliorare la sensibilità al contrasto visivo, ovvero la capacità di distinguere sottili differenze nei toni di grigio.
Inoltre, un’altra ricerca ha dimostrato i benefici dei videogames sull’ambliopia, un disturbo derivante dalla prima infanzia in cui un occhio diventa essenzialmente non funzionale. A prova di questo, i ricercatori hanno considerato due gruppi: uno di adulti con questo disturbo che giocavano a videogiochi d’azione usando solo l’occhio cattivo (l’occhio buono era coperto). L’altro, invece, formato da adulti sempre con il disturbo, che invece facevano altre compiti con l’occhio buono coperto, come lavorare a maglia o guardare la televisione.
Il risultato è che quelli nelle condizioni di gioco hanno mostrato un grande miglioramento, mentre quelli nelle altre condizioni no. Molti nella condizione di gioco hanno sviluppato una visione migliore nell’occhio in precedenza “pigro”, ripristinando alla normalità l’attenzione visiva e la visione stereoscopica (capacità di coordinare l’input dei due occhi per vedere la profondità).
Benefici nell’Attenzione e nella Vigilanza
Altri studi dimostrano la capacità dei videogiochi di migliorare le abilità di individuare, rapidamente, uno stimolo target in un campo di distrattori, un test che risulta essere un buon predittore della capacità di guida.
Ma anche di tenere traccia di una serie di oggetti in movimento e nello stesso tempo di astenersi dal rispondere a stimoli non target, in una situazione in cui la maggior parte degli stimoli richiedeva una risposta ma uno stimolo occasionale non la richiedeva.
I benefici sono riscontrati anche per quanto riguarda la dislessia. Uno studio ha rilevato che anche solo 12 ore di gioco ai videogiochi hanno migliorato i punteggi dei bambini dislessici nei test di lettura e fonologia.
Benefici nella Funzione Esecutiva
Il funzionamento esecutivo si riferisce alla capacità di una persona di assegnare le proprie risorse mentali e flessibilità mentale (come percezione, attenzione, memoria) in modi che consentono una risoluzione dei problemi o un processo decisionale rapido ed efficiente.
Molti esperimenti hanno mostrato effetti positivi dei videogiochi sul funzionamento esecutivo. Ad esempio, 50 ore di esperienza su un videogioco d’azione hanno migliorato significativamente le prestazioni in un test modellato sulle abilità richieste per pilotare aerei. Si tratta di utilizzare un joystick per mantenere un obiettivo centrato su uno schermo, monitorare i livelli di carburante, rispondere alle luci su un quadro strumenti e ascoltare e rispondere alle comunicazioni radio. I punteggi più alti in questo test corrispondono bene con le prestazioni di pilotaggio nel mondo reale.
Inoltre, molti esperimenti condotti con giocatori più anziani hanno sperimentato una riduzione del declino mentale che accompagna l’invecchiamento. I videogames sembrerebbero migliorare anche la performance lavorativa, specialmente in quanto vengono coinvolte coordinazione occhio-mano, attenzione, memoria e processo decisionale. Ad esempio, chirurghi giovani e inesperti che sono anche appassionati videogiocatori hanno superato i chirurghi più esperti nel loro campo.
Conclusione
In conclusione, i videogiochi fanno male? La maggior parte della ricerca suggerisce che le affermazioni sugli effetti negativi dei videogiochi sono in gran parte miti e che ci sono effetti positivi reali. Come abbiamo visto, i benefici dei videogames per la mente sono molteplici e da non sottovalutare.
I tipi di abilità mentali che i videogiochi aiutano a sviluppare possono essere sempre più importanti nel mondo di oggi e possono a volte anche integrarsi con vere e proprie terapie a supporto della riabilitazione (come nel caso della logopedia), e della cognitività (come ad esempio nella neuroriabilitazione e nella terapia occupazionale).